Zotti-Marchi, la coppia che non scoppia
Quando qualcosa funziona bene, non bisogna e non serve cambiarla. Andrea Zotti e Carlo Marchi sono la coppia che non scoppia, anzi, tutt’altro. Nell’ultima trasferta di Scandiano, i due hanno rimediato all’ingombrante assenza dell’head coach Marco Regazzi, degente in ospedale dopo l’intervento chirurgico.
E lo hanno sostituito alla grande, andando ad espugnare uno dei campi più ostici dell’intera categoria.
Siete i due artefici del successo a Scandiano di una Intech Virtus Imola che, alla vigilia di Natale, stacca tutte le concorrenti. Quali emozioni avete provato in panchina?
Andrea Zotti: “Prima e durante il match mi sono sorpreso a non provare grandi emozioni, deve essere un qualcosa che mi porto dietro da quando ero io a calcare il parquet: non puoi farti condizionare se vuoi essere lucido nella gestione dei tuoi giocatori. Alla fine, però, ho senz’altro provato gioia, per i tifosi, per i ragazzi che han visto ripagato i loro sforzi sul campo, per Carlo che ha sofferto con me in panchina, ma soprattutto per Rega, che era costretto lontano, ma presente col cuore”.
Carlo Marchi: “Artefice mi sembra a un po’ esagerato, anche perché il merito va soprattutto a “Gigio” Zotti che ha orchestrato alla perfezione e a “Rega” che, nonostante fosse in ospedale, ha dato suggerimenti tutta la settimana e durante la partita. Io vengo, forse, in minima parte. Le emozioni ci sono sempre, ma si è un po’ più coinvolti, la partita la si sente ancora di più”.
L’idillio e l’unità di intenti con coach Marco Regazzi ha reso agevole il vostro lavoro durante l’ultimo successo dell’anno. Il vostro rapporto con “Rega”?
Zotti: “Rega per me è un po’ un fratello maggiore, che mi ha insegnato tantissimo in questi anni, con le sue conoscenze, la sua passione e il suo esempio, gli sono molto riconoscente, spero torni al più presto”.
Marchi: “Per quanto riguarda il rapporto con “Rega” direi che è ottimo: parliamo molto, soprattutto lui che non finisce mai di parlare (ride, ndr). In più, c’è un ottimo rapporto di stima e amicizia reciproca”.
Come vedete la Virtus Imola al termine del girone di andata?
Zotti: “La vedo prima! Ed è, chiaramente, un bel vedere!”
Marchi: “La squadra è super! I ragazzi sono molto uniti e tutti con la testa proiettata a fare bene, anzi benissimo”.
Dove può ancora migliorare la squadra?
Zotti: “Rivedendo il match per curiosità, nonostante la vittoria, non sono mancati gli errori. Se ne devo trovare uno, però, che può essere facilmente superato e può fare la differenza, credo che dobbiamo essere più pazienti in attacco ed eseguire meglio i nostri giochi offensivi”.
Marchi: “Può migliorare in tanti aspetti, ma, soprattutto, secondo me, i tiratori devono convincersi che le soluzioni arrivano per tutti durante la partita: potremmo essere fortissimi, per ora lo stiamo facendo, ma non per 40 minuti”.
La corsa ai playoff è già iniziata e sarà molto intensa e difficile per tutte le concorrenti, tra mine vaganti e corazzate che vorranno dire la loro verso la vittoria della finale che varrà la serie B. Quali squadre ipotizzi dentro alle prime 8?
Zotti: “Credo che al termine del girone di andata i valori espressi dalle squadre siano tutto sommato quelli che vedremo a fine anno, ma indipendentemente da chi entrerà nelle prime 8, penso che il destino di questo campionato sia nelle nostre mani”.
Marchi: “Sicuramente non c’è ancora niente di scontato: sarà una durissima battaglia fino alla fine del campionato. Se devo fare un pronostico, per quel che vale, sulle 8 da playoff, vedo la Intech Virtus Imola, ovviamente, poi Scandiano, Fulgor Fidenza, Ferrara, F.Francia, Forlimpopoli e la grande sorpresa Ginnastica Fortitudo che se la dovrà comunque vedere con Castelnovo, Olimpia Castello e Molinella per i rimanenti due posti a disposizione”.