Regazzi: “Tanta fiducia in noi stessi”
C’è una squadra che ha sfiorato l’impresa a Rieti sul campo della capolista solitaria. C’è una squadra, la Virtus Imola, che ha imboccato una bella strada, impreziosita, finora, da 2 vittorie e una grande prestazione a Rieti. C’è una squadra che sta seguendo la grinta, la determinazione e l’audacia del suo condottiero.
Poi c’è quel condottiero, Marco Regazzi, che sa analizzare sempre in maniera speciale i momenti, le partite ed i dettagli. Ecco il suo pensiero sul ko 79-82 incassato nella tana della Real Sebastiani Rieti domenica scorsa.
Marco Regazzi, contro una corazzata come Rieti la tua Virtus ha espresso una prestazione spettacolare. Sei soddisfatto dei complimenti ricevuti?
“Sì ho apprezzato i complimenti e la gratificazione anche degli avversari che hanno vinto la partita, ma ho grande senso di amarezza perché quando si gioca in quel modo e si fa quel tipo di prestazione arrivando punto a punto, è brutto venir puniti da giocate, seppur meritevoli di applausi, degli avversari. Quando abbiamo le opportunità, bisognerebbe coglierle. Comunque portiamo a casa tante “pacche” sulle spalle, ma i 2 punti no e questo produce amarezza e delusione. Abbiamo buttato via una bella opportunità”.
D’altra parte, va considerato che su un campo difficile, probabilmente il più ostico del girone, i gialloneri hanno mostrato una densità ed una compattezza clamorose:
“Noi eravamo molto fiduciosi. Siamo molto fiduciosi e desiderosi di giocarci le partite. Abbiamo un sistema e un’idea di gioco, abbiamo voglia, abbiamo determinazione e abbiamo entusiasmo e questo deve essere imprescindibile da qui alla fine dell’anno, sempre e comunque. Stiamo crescendo, ci stiamo conoscendo, ci stiamo migliorando. Il fatto di aver giocato bene, a detta anche del loro allenatore, avendo disputato una partita di sostanza sicuramente ci dà un’ulteriore dose di fiducia in noi stessi e in quello che facciamo. Speriamo di continuare ad essere così. L’idea è che vogliamo assolutamente migliorarci e vogliamo consolidarci”.
Nello specifico, a Rieti, la Virtus era avanti +1 a 1 minuto esatto dalla sirena: poi solo il ferro ha respinto una vittoria che, a quel punto, era nelle corde della squadra:
“Eravamo sopra a 40 secondi dalla fine, ma abbiamo purtroppo fatto un paio di errori di inesperienza. Errori che nascono dal non avere ancora quella malizia che magari gli altri hanno. Ceparano, che ha avuto una partenza incrociata con due palleggi, è andato a schiacciare trovando un corridoio libero. Lì, in quel momento, dovevamo pensare a fare altro, pensare a contenerlo, magari pensare di spendere un fallo per mandarlo in lunetta. E anche l’azione dopo, avremmo dovuto cercare di costruirla meglio a livello di attacco al ferro. Al di là del fatto che comunque è stata una partita di grande intensità per tutti i 40 minuti che ha logorato sia noi che loro a livello mentale. Una partita punto a punto di cui, ovviamente, si ricordano gli episodi finali che non hanno girato a nostro favore. Ma va bene così. Dobbiamo crescere, dobbiamo fare esperienza”.
Quali sono gli aspetti tecnico-tattici principali della tua squadra, in questa fase di crescita?
“Noi sappiamo che possiamo commettere degli errori. Siamo giovani, siamo al primo campionato contro squadre esperte. C’erano tantissimi anni di esperienza di differenza e in certi momenti si sono visti, ma non dobbiamo darci peso. Dobbiamo continuare la nostra crescita, con la nostra autorità nel far le cose, la nostra spregiudicatezza nell’affrontare con molta tranquillità e molta serenità un percorso che ci deve assolutamente rendere orgogliosi di quello che facciamo. Lavoriamo, ci alleniamo, giochiamo sempre con il massimo rispetto di tutti, ma anche la massima considerazione di noi stessi, la grande fiducia che tutti abbiamo in noi stessi e nei nostri compagni. Questo è basilare per continuare questo cammino”.
Un applauso anche alla 50ina di persone che ha seguito la Virtus fino a Rieti?
“Ma penso che sia riduttivo e scontato per me riconoscere ancora questo tipo di affetto, questa empatia che c’è tra la squadra e i tifosi. Penso che sia un qualcosa che ci ispira. Noi giochiamo per i tifosi, è un motto che abbiamo da inizio anno, dove tutti siamo consapevoli che la squadra deve dare sempre quel qualcosa per cui i tifosi devono essere orgogliosi della propria squadra. Questo è fondamentale. Ritengo che l’impegno deve essere massimo, poi si può vincere, si può perdere, ma dobbiamo metterci la faccia e far vedere sempre la bontà con cui si va in campo e questo, per chi gioca, è fondamentale. Quindi, ovviamente, un ringraziamento doveroso, dovuto e di cuore a queste persone, a tutti i tifosi che ci seguono”.