La più bella versione
Virtus Under 17 – Girone G: Ritorno II giornata
BASKET GIALLONERO IMOLA-PALLACANESTRO MOLINELLA 75-48
(17-11, 38-30, 58-38)
Virtus Imola: Fornari 7, Carnevali 4, Covatta 17, Pasotti 2, Salvinni 6, D’Agnone, Martignani 1, Rossi 2, Arcangeli 6, Franzoni 8, Ragazzini 13, Grillini 9. All. Panizza, Ass. Piattesi, Marrobbio R., Devetag.
Partita di cartello al Ruggi; si affrontano la prima in classifica, Molinella e la Virtus, che insegue, sotto lo sguardo interessato di Coach Massari del basket Argenta che condivide il secondo posto con i gialloneri padroni di casa; solo due approderanno ai play off per conquistare il titolo regionale.
Gli ospiti si presentano col vento in poppa, forti della loro imbattibilità e con gli scontri diretti a favore, hanno la possibilità di sferrare il colpo del ko e di assicurarsi più di un piede nella seconda fase; viaggiano con una media di 73 punti fatti e soli 46 subiti.
Imolesi cresciuti molto nel corso dell’andata hanno medie migliori (85 fatti e 46 subiti) ma mentre sono un vero rullo compressore con le squadre più indietro in classifica sono 0-2 negli scontri diretti, con la recente scoppola subita ad Argenta, -15 che ha minato le sicurezze acquisite; sono ad un bivio: una sconfitta renderebbe molto complicato il cammino e le ambizioni. Manca anche il bomber di stagione, Alessio Noferini, in panchina a dar manforte con una mano ingessata; inoltre Arcangeli, Ragazzini e D’Agnone sono reduci da infortuni e influenze e anche Salvinni ha ripreso ad allenarsi da non molto dopo un lungo stop.
La palla a due conferma il diverso stato d’animo con cui le squadre si affrontano, calmi e determinati i leader del campionato, in tensione e più timorosi, consapevoli dell’importanza della posta in palio, i nostri ragazzi.
Il 4-0 in un amen degli ospiti materializza antichi fantasmi e fa temere una partita di sofferenza, ma i gialloneri, stavolta sono bravi a non perdere la calma e scomporsi come in altre occasioni; pressing asfissiante e azioni veloci in contropiede quando possibile ma gioco ragionato a difesa schierata a cercare le soluzioni migliori, portano in poco tempo a ricucure il distacco.
Molinella ha preparato bene la partita, d’altra parte è la quarta volta che le due compagini si affrontano, sul pressing cerca prima possibile il soprannumero nella metà campo avversaria con lanci lunghi e comunque predilige uno contro uno ad un gioco più corale; la tattica paga a singhiozzo perchè l’aggressività dei nostri induce a commettere molti errori nei passaggi.
A metà del primo quarto coach Panizza decide di dare più velocità al quintetto inserendo Ragazzini e Carnevali, e la mossa si rivela particolarmente azzeccata; con quest’ultimo che accende la squadra con spettacolari recuperi e canestri funambolici: i tre piccoli, Covatta, Pasotti e Carnevali aumentano il livello di pressione nella prima linea di difesa, Franzoni e sopratutto Ragazzini sono spettacolari nell’anticipare i passaggi in uscita consentendo di chiudere con azioni facili; è il primo break per i nostri che si portano sul +9 restituendo il sorriso sugli spalti dopo il difficile inizio.
L’entrata di Rossi e poi di D’Agnone, aumenta, se possibile il livello di pressione, ma il diverso tasso di aggressività delle squadre porta a uno squilibrio nel computo dei falli; la nostra paletta rossa si alza prima della metà del quarto e Molinella non si fa pregare ad approfittare dei numerosi tiri liberi concessi per accorciare anche per via dei ai numerosi errori anche su conclusioni apparentemente semplici dei gialloneri; si chiude comunque sul +6 grazie a un bel canestro allo scadere di Arcangeli.
Nel secondo quarto il copione si ripete, i virtussini provano ad allungare con piccoli strappi e la difesa alta a raccattare palloni e gli ospiti che ogni volta riescono a ricucire garzie a qualche nostra battuta a vuoto e ai numerosi falli subiti. In questa fase sono prima Salvinni e poi Grillini ad ergersi a protagonisti il primo con la sua atleticità ed un paio di ottime conclusioni in avvicinamento, il secondo che prende fiducia con tiri piazzati dalla medio-lunga distanza. Si tocca prima il + 10 ma Molinella torna a 4 punti sempre con buon contributo dai tiri liberi: a noi Penelope con la sua tela ci fa un baffo.
Il +8 dell’intervallo non è affatto rassicurante, giochiamo decisamente meglio degli avversari ma non riusciamo a scrollarceli di dosso, in più la situazione falli, è decisamente preoccupante.
Nell’intervallo i coach si consultano e decidono per un cambio di spartito, non più solo pressing asfissiante ma difesa più compatta e accorta anche a costo di rallentare il gioco: Molinella ormai abituata a pascolare in campi aperti non riesce più a trovare il bandolo della matassa e va ripetutamente a scontrarsi con le mura del fortino giallonero; il vantaggio prende corpo e se non fosse per due “tabellonate” da 3 che valgono 6 degli 8 punti degli avversari il parziale di 20-8 sarebbe ancora più severo.
Ora i virtussini giocano decisamente bene nelle due parti del campo: la difesa contenitiva predisposta da Molinella non riesce ad arginare nè le folate su palle recuperate nè l’organizzazione del gioco; giochi a due, a tre in velocità, tiri in avvicinamento o da fuori; finalmente si disvela un repertorio ampio di soluzioni e si chiude sul + 20 la terza frazione, troppi anche per la capolista per poter pensare che ci siano grandi spazi di recupero.
Nell’ultima frazione il punteggio continua inesorabilmente a dilatarsi: il coach Rossoblu cerca in ogni modo di scuotere la squadra, prova a cambiare modo di gioco e uomini e perfino una timida zona, ma la convinzione dei suoi ormai è tramontata.
Dall’altra parte Panizza ruota tutti i suoi, ma il risultato è sempre lo stesso, testimone questo del buon lavoro svolto in palestra in cui tutti trovano la propria collocazione e valorizzazione; una prestazione collettiva sontuosa, nella partita più difficile.
Difficile trovare chi ha giocato meglio di altri ma l’MVP, quello che più ha impressionato lungo tutti i 40 minuti è stato senza dubbio Ragazzini; la sua poliedricità che in altre occasioni era quasi sembrata un limite ora si è trasformata un valore aggiunto in tutte le parti del campo, con le “cigliegine sulla torta” di una serie di splendidi recuperi, in anticipo che hanno ricordato un altro Ragazzini più “agée” che ha calcato a lungo questo parquet.
Non è stato da meno Grillini, concreto e tosto ma che non disdegna conclusioni che infiammano il pubblico, Covatta migliore marcatore del match, che a volte sembra nascondersi ma il suo peso specifico quando è in palla è altissimo, Salvinni che ha dato tanta energia e buone cose alla squadra.
Ma come si può non ricordare la prova di Franzoni, uomo ovunque, capace di recitare il ruolo di realizzatore con la stessa naturalezza con cui si danna su tutte le palle o in aiuto dei compagni o della crescita di Arcangeli fino allo scorso anno “anima lunga” che sembrava talvolta vagare per il campo che quest’anno è cresciuto esponenzialmente di partita in partita grazie ad una crescita fisica e mentale impressionante; certo non ha ancora una totale consapevolezza e talvolta sembra svagato, ma dove si trova un 2 metri di 17 anni che pressa a tutto campo si butta a raccattare palloni, tira da 3 e non disdegna di portare anche giù la palla? Oggi 15 rimbalzi, diverse stoppate pur con una giornata non felice al tiro.
Che dire poi di Carnevali che entra e con il suo atteggiamento arrembante spacca la partita in due dando il là alla squadra, di Rossi con la sua grinta e determinazione feroce, o di D’Agnone e Martignani che hanno meno minuti ma che si fanno trovare pronti con grande dinamincità e aggressività difensiva; infine Pasotti oggi limitato dai falli, e da una giornata non felice al tiro ma che anche nelle giornate non perfette ha la capacità di mettere ordine e razionalità al gioco oltre ad abnegazione difensiva senza disdegnare di smazzare qualche bella palla e Fornari, vittima di un infortunio nei primi minuti che lo ha tenuto fuori per un po’ ma che quando è rientrato in campo ha dato un contributo fondamentale in attacco.
Tutto bene? Certo che no, non è stata la partita perfetta, ancora tanti errori in attacco anche su conclusioni semplici, il 38 % dal campo non è certo una percentuale lusinghiera, troppi falli inutili, occorre saper leggere sia il metro arbitrale che capire quando non è necessario cercare per forza la palla quando l’avversario non può nuocere più di tanto, e qualche amnesia e battuta a vuoto, che significano che questa squadra ha enormi margini di crescita per cui è necessario continuare a pigiare forte in allenamento durante la settimana.
Oggi c’erano tutto il team dei tecnici che seguono i nostri ragazzi e non mi stancherò di dire che questo è il vero valore aggiunto di quest’anno per cui bisogna ringraziare la società: accanto all’haed coach Stefano Panizza che ha dato una identità ben precisa alla squadra aggiungendo sapori tutti suoi alle buone pietanze cucinate dai suoi predecessori, oggi si è sentito tutto il peso di Fulvio Piattesi dalla cui esperienza di gioco i ragazzi traggono spunti per la lettura delle situazioni di gioco e sopratutto le parole giuste nei momenti difficili, l’entusiasmo e la freschezza delle idee di Ricky Marrobbio e il fondamentale contributo di Giorgio Devetag che consente di arrivare all’ultimo quarto ancora con energia e lucidità; oggi relegato in tribuna, per eccesso di affollamento in panchina, sembrava un leone in gabbia per come seguiva e incitava i suoi ragazzi.
Ora turno di riposo, poi è aria di derby con i biancorossi dell’International lunedì 6 marzo al palaRuggi alle 18,15.
Foto Gian Luca