VIGORI, ATTO SECONDO
Serie B
E’ tutto vero! Dopo quasi trent’anni il cognome Vigori torna ad abbinarsi al nome storico della Virtus Imola. Emilio prima, Alessandro nel 2023. Vigori e Virtus, un binomio che torna ad infiammare la fantasia dei tifosi, soprattutto quelli dal capello brizzolato, che il primo Vigori lo videro per tanti anni al PalaRuggi.
Compagno per almeno un lustro del “primo” Marco Regazzi negli anni ’80, Emilio Vigori restò nella storia cestistica di Imola e della Virtus fino alla stagione 1993/94 con la vittoria del campionato di serie C, con la storica promozione in serie B.
Come giocatore lo ricorda bene Fulvio Piattesi, leggenda del basket giallonero ed attuale vice allenatore dell’Under 17: “Emilio era una persona squisita, un ragazzo buono, forse pure troppo buono. Era il compagno di squadra ideale perchè non si tirava mai indietro e si dava sempre da fare per raggiungere gli obiettivi della squadra. Tecnicamente aveva una mano morbidissima dai 4-5 metri, ma forse, per l’elevata altezza di cui era dotato, avrebbe potuto fare meglio a rimbalzo. In ogni caso, un buon giocatore ed un ottimo compagno”.
Non si può non cominciare con la domanda legata a tuo padre Emilio: occuperai le stesse mattonelle nel pitturato che lo hanno visto protagonista tanti anni fa: ”E’ una grande emozione” racconta Alessandro “soprattutto da parte sua, infatti, non appena saputa la notizia, è esploso di gioia e non vede l’ora di vedermi sul campo con questa maglia”.
Ora, il colpaccio last minute del basket-mercato porta in canotta giallonera il figlio Alessandro, classe 1999, 212 centimetri d’altezza per il 23enne di grandi speranze, seppur con già parecchie esperienze di livello alle spalle (8 stagioni tra i senior).
Nonostante la tua giovane età hai già accumulato diverse esperienze in giro per l’Italia: cosa ricordi con più piacere delle altre piazze? “A Reggio Emilia, dove son cresciuto e dove ho vissuto l’esordio in serie A, sono stati emozioni molto belle. E poi anche Cividale me la ricordo come una bella piazza accogliente e dove mi sono trovato bene. Alla Virtus conosco già Marco Morara i due coach Mauro Zappi (l’anno scorso in casa biancorossa) e Andrea Zotti (ai tempi del settore giovanile). Altri, come Galassi, Magagnoli e Aglio, di vista, perchè l’anno scorso, li vedevo di sfuggita agli allenamenti e anche in campo, avendo fatto qualche amichevole insieme”.
L’ultima esperienza, fresca fresca, al Teramo a Spicchi, girone D di serie B, con cui in questi primi mesi di stagione ha collezionato il 51% da 2 punti, il 22% da 3 pt e il 63% dalla lunetta, con 5,9 punti di media a partita (20 presenze) e con l’high score a quota 17 punti contro la Juve Caserta a fine novembre 2022. In Abruzzo era in compagnia di giocatori ben conosciuti dai gialloneri, come Federico Casoni che fu uno dei protagonisti della sconfitta della Virtus nello spareggio promozione contro Spezia di due stagioni orsono (19 punti nelle 2 partite). Fu avversario di Diminic e compagni in regular season lo scorso anno, anche Ettore Semprini Cesari in maglia Forlimpopoli. Un nome noto sul nostro territorio è anche quello di Arcangelo Guastamacchia che, dopo le giovanili alla Virtus Bologna, si fece notare a Ozzano due anni fa.
Molto meglio la scorsa stagione in maglia Andrea Costa, quando chiuse le 34 presenze con 7,1 punti a partita, segnando il doppio (241 punti contro i 118 di questa prima parte di campionato) e fissando l’high score a quota 19 contro Rimini. Nel 2020/21 l’approdo a Cividale dove si trova molto bene con l’ambiente e segna 5,5 di media. Mentre la stagione 2019/20 (quella interrotta dall’emergenza covid) lo vede impegnato prima a Mantova in serie A2, quindi ai Tigers Cesena, ma non sono esperienze tecnicamente qualificanti.
Il suo avvio di carriera si sposa con la Pallacanestro Reggiana in cui si accasa nel 2014/15 (settore giovanile) per restare fino al 2018/2019, dopo due anni nel gruppo di Serie A1. Nel 2017/2018, dopo una importante pre-season, la possibilità di esordire nel massimo campionato nazionale evapora per un gravissimo infortunio incassato durante il riscaldamento della prima trasferta di campionato ad Avellino. Il debutto in A1, dunque, è rinviato al 2018/19 contro Milano.
Ma da questo momento il passato conta poco, pochissimo.
La nuova maglia di Alessandro Vigori è tinta di giallo e di nero e tutto l’ambiente pone molta fiducia sul gioiello imolese: “Il mio unico obiettivo è quello di finire al meglio la stagione e di aiutare la squadra a centrare la salvezza in Serie B1. Ho parlato con coach Regazzi e la Virtus Imola mi è sembrata la scelta più giusta in questo momento per me. Poi ritorno a casa e questa è sempre una gran cosa. Ho tanta voglia di riscatto, quindi non vedo l’ora di iniziare”.
Grande visione di gioco, mani educate e gran voglia di migliorare: queste le tue principali caratteristiche? E dove credi di poter ancora migliorare? “Sì, esatto, dò sempre il massimo per imparare una cosa in più ogni giorno. Io gioco molto per la squadra, non guardo mai le statistiche individuali e cerco sempre di dare una mano per quanto possibile. Dove credo, invece, di dover ancora migliorare è a rimbalzo e, soprattutto, nel giocare un po’ più duro, diventando un po’ più aggressivo”.
Al PalaRuggi troverai l’Armata Giallonera, la tua nuova famiglia: “Voglio fare un grande saluto a tutti i tifosi: già in tanti mi hanno scritto molto calorosamente e non vedo l’ora di vederli a palazzo!”.
In ultimo, hai impegni per domenica 2 aprile?
“(ride, ndr) direi che questo impegno lo sanno tutti! Il 2 aprile, per me, sarà una partita molto importante (ride ancora, ndr)”
Imola vera? “E’ solo giallonera!”.
Carlo Dall’Aglio
Responsabile Area Comunicazione
Virtus Imola