SOLIANI: “OBIETTIVO RAGGIUNTO, DIVERTENDOCI”
LE VOCI DELLA PROMOZIONE IN SERIE B NAZIONALE
JACOPO SOLIANI VIRTUS IMOLA #17
Come ritieni essere andata la stagione della Virtus Imola?
“La stagione è stata tutto sommato positiva: siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati e l’abbiamo fatto divertendoci, tutti. La Virtus è sempre stata una grande famiglia, partendo da squadra e staff e non dimenticando collaboratori, dirigenti e tifosi e questo ha permesso a tutti di lavorare in maniera efficiente e senza pressioni”.
E a livello personale che tipo di esperienza hai vissuto?
“La mia stagione è stata “la prima stagione”. È stata infinitamente lunga, ma anche altrettando breve; caratterizzata, come tutte le stagioni, da tanti momenti di down e alcuni momenti di up. Non è stato facile, ma i miei compagni (soprattutto i miei coinquilini Milos, Bobby e Riki), i miei amici, i miei genitori e la mia ragazza sono stati insieme a me qualsiasi passo facessi, sostenendomi e supportandomi e gioendo con me delle mie vittorie.
A fine stagione mi sento più consapevole di che giocatore sono e di come poter affrontare le successive”.
La top 5 personale delle tue migliori giocate?
“Non ricordandomi tutte le giocate, indico la top 5 delle mie migliori partite di quest’anno.
La prima è contro Matelica all’andata: è stata la mia miglior partita dal punto di vista realizzativo e una vittoria importante.
La seconda è, ovviamente, il derby d’andata; la squadra ha fatto una partita magistrale e, dal canto mio, credo sia stata la miglior prestazione personale di quest’anno: giocata da protagonista, dimostrando che a questo livello posso fare cose importanti.
La terza è Firenze in casa, anche se purtroppo non possiamo assaporare i 2 punti che ci siamo guadagnati: altra vittoria fondamentale, Firenze l’ho inserita nella top 5 per le responsabilità che mi sono preso nel 3° e 4° quarto: penetrazione e canestro di sinistro contro Laganà (probabilmente la mia azione migliore di quest’anno), bomba dall’angolo e assist a Bobby (Mladenov, ndr).
La quarta partita è Ozzano al ritorno: partita persa, ma giocata fino alla fine. Mi piace ricordarla perché in un girone di ritorno dove ho visto poco spazio, sono tornato protagonista, giocando 3°, 4° quarto e overtime.
L’ultima partita che voglio ricordare è Gara 5 di play-in contro Ancona: al di là della storica vittoria di squadra al cardiopalma, ci tengo molto a questa partita personalmente. Non è un mistero, ero finito fuori dalle rotazioni in Gara-3 e Gara-4, dopo un girone di ritorno con poco spazio: Gara-5 è stata la mia dimostrazione di essere stato sempre lì: non ho avuto la chance di fare altre interviste, quindi voglio dedicarla ai miei genitori e alla mia ragazza, perché questa vittoria è anche loro”.
I momenti chiave della stagione giallonera
“Sono tanti: il primo momento è stato quello in cui abbiamo preso coscienza di quali fossero le aspettative esterne riguardo la nostra stagione: vari esperti ci davano retrocessi e questo ci ha dato grande spinta.
Derby di Supercoppa e Faenza sono state le dimostrazioni che la nostra squadra poteva starci benissimo a questo livello.
Il derby di andata ci ha dato grande spinta e consapevolezza e ce lo meritavamo.
La serie di 5 sconfitte e poi la successiva di 3 ci ha fatto capire che non avevamo fatto ancora nulla e la batosta del derby di ritorno ci ha rimesso in carreggiata: abbiamo ricominciato a lavorare nel modo giusto e questo ci ha permesso di finire la Regular Season con una serie positiva di vittorie.
La serie contro Ancona è stata appassionante: prima abbiamo vinto Gara-1 ed eravamo lanciatissimi per Gara-2, ma il maltempo ci ha fermato e ha portato grandi danni alle zone limitrofe; Gara-2 ci ha rimesso in parità e Gara-3 ci ha messo in allerta. Gara-4 è stata una morte ed una resurrezione: Ancona aveva vinto partita e serie, ma Gala ha fatto un miracolo che ci ha ridato fiducia per una Gara-5 che, secondo me, non avremmo potuto perdere. Gara-5 è stata una vera e propria partita dentro/fuori dove, al contrario di Gara-4, abbiamo percepito la salvezza ma subito hanno rimandato i nostri festeggiamenti. Alla fine l’abbiamo portata a casa come ci meritavamo dall’inizio”.
Cosa pensi dell’Armata Giallonera?
“Riguardo all’Armata ho veramente poco da dire: è una grande famiglia dipinta in giallonero che ci ha seguito sempre e ovunque dovessimo andare a giocare, anche durante gli infrasettimanali. Sempre un gruppo compatto, pronti a sostenerci anche quando le cose proprio non andavano. Li ringrazio e sono sicuro lo faranno anche gli altri ragazzi perché avere dei tifosi come loro è impagabile; molti hanno detto che l’Armata sia una tifoseria di altro livello ed è veramente così.
È stato un onore giocare questa stagione guidato da quella famiglia e, dopo un anno in cui sono stato applaudito e sostenuto, è il momento per me di applaudire e fare i complimenti a tutti i ragazzi dell’Armata Giallonera”.