GALASSI: “OLTRE OGNI ASPETTATIVA”
LE VOCI DELLA PROMOZIONE IN SERIE B NAZIONALE
LUCA GALASSI VIRTUS IMOLA #1
La Virtus Imola ha conquistato la “promozione” in serie B nazionale: per una squadra che gli “esperti” avevano indicato nell’ultima fascia della classifica, un bel risultato, forse ottimo?
“Penso sia stata una stagione importante, anche se con alti e bassi, come è giusto che sia. Però, abbiamo dimostrato che sia nei momenti di difficoltà che nei momenti più importanti della stagione, abbiamo sempre risposto presente e quindi questa è stata una cosa molto positiva. Si è creato veramente un gruppo, anche al di fuori del rettangolo di gioco, importante: abbiamo creato dei rapporti sia sportivi che, soprattutto, umani ed è l’aspetto che ha fatto la differenza”.
Una stagione che ti ha visto assoluto protagonista dall’inizio fino alle ultime perle in gara-4 e gara-5. Ha rispecchiato i tuoi propositi?
“E’ stata una stagione al di sopra di ogni mia aspettativa, perché sì, è vero che mi sono sempre allenato con l’obiettivo di arrivare a fare la serie B e ho sempre lavorato molto perché sono uno che che ci tiene; però, è stata una stagione super: merito mio per il tanto lavoro espresso, però merito grande anche della società, dello staff da Rega a Mauro e Gigio che mi hanno permesso di mettermi in mostra, mi hanno permesso di giocare sempre spensierato e libero. Coach Regazzi ha saputo capire e sfruttare il mio talento ed abbiamo fatto insieme questo splendido percorso: ci tengo a ringraziare di cuore proprio Rega, ma anche Zotti e Zappi perchè in questi due anni sono cresciuto dal punto di vista umano e dal punto di vista cestistico. Dal punto di vista fisico e dal punto di vista mentale è stato un lavoro a 360 gradi”.
La top 5 delle tue giocate individuali in stagione?
“Ovviamente al primo posto ci metto il tiro allo scadere contro Ancona in gara-4, per l’importanza del momento nella serie e del momento nella stagione intera: è stato veramente un qualcosa che mi porterò sempre dietro, sempre con me. Anche la prestazione in gara-5 (soprattutto di squadra): abbiamo fatto veramente una “signora partita”, io a livello personale obiettivamente più più di così non potevo fare. Queste due partite coincidono con il momento più importante della stagione, quindi assumono ancora più significato anche le prestazioni individuali”.
Quali ritieni essere i momenti chiave della stagione giallonera?
“Ce ne sono alcuni positivi e alcuni negativi, anche se poi si son trasformati in positivi. Certamente determinante la straordinaria vittoria contro Firenze (che al tempo era ancora praticamente imbattuta e al completo): quel successo pazzesco al PalaRuggi contro una delle corazzate del girone, unito alla vittoria di Faenza di qualche giornata prima, ci fecero capire che avremmo potuto giocarcela contro tutti in stagione.
Altro momento di svolta del nostro campionato è stato quando abbiamo infilato quel mese con cinque sconfitte di fila: un’altra squadra si sarebbe potuta “sciogliere” o comunque esaurirsi. Noi, invece, abbiamo affrontato la situazione guardandoci negli occhi proprio all’interno dello spogliatoio, da vera squadra, tra di noi e ne siamo venuti fuori alla grande e, da lì, abbiamo iniziato la cavalcata finale”.
Il tuo abbraccio all’Armata Giallonera?
“L‘Armata Giallonera… mi limito, semplicemente, a dire che se uno veramente non la vive in prima persona, non la può spiegare a parole. Perché l’affetto, la carica, sempre un tifo positivo, un tifo sano per lo sport: ripeto, se uno non lo vive in prima persona a spiegarlo fa davvero fatica.
Penso siano una delle tifoserie più belle e più importanti d’Italia: veramente sono unici e indimenticabili”.