Primo squillo: Alessandro Nucci
Alessandro Nucci è di nuovo un atleta della Intech Virtus Imola.
L’ala bolognese torna in casacca giallonera dopo due anni dal termine del primo biennio imolese: dopo la parentesi al PalaRuggi, Nucci ha giocato ancora in serie C Gold nel Bologna Basket 2016 di coach Flavio Rota, formazione che a fine anno chiese ed ottenne il passaggio alla serie B, quindi nei Baskers Forlimpopoli con cui ha dominato l’ultimo campionato di serie C Silver, sotto la guida tecnica di coach Alessio Agnoletti.
Classe 1993, il tiratore bolognese si ripresenta ai tifosi gialloneri dopo aver superato quota 4000 punti realizzati in carriera, tra Imola, Salus, Bologna e Forlimpopoli, sempre in serie C.
A Bologna chiuse la stagione con 13,8 punti di media a partita, risultando il secondo cannoniere della squadra felsinea, alle spalle di Luca Fontecchio. A Forlimpopoli qualche problema fisico e un leggero calo nelle percentuali al tiro.
Con Imola nella stagione 2017/2018, vinse l’83% delle gare disputate, raggiungendo quota 12,7 di media punti a partita. Nel campionato successivo, la sua media si attestò sui 10,8 punti ad allacciata di scarpe.
A Bologna, Nucci firmò 13,8 punti di media nelle 18 partite giocate, segnando ben 34 punti nel 86-79 casalingo contro Gaetano Scirea; mentre a Forlimpopoli, solo 6 gare giocate, con la media di 7,5 punti a partita in C Silver.
Alessandro Nucci, il richiamo della sirena virtussina è stato troppo forte?
“Da quando me ne andai alla fine della stagione 2018/2019 ho sempre sperato di poter vestire ancora i colori gialloneri e calcare il parquet del Ruggi. Ed ecco, oggi torno dopo un campionato vinto e ancora più consapevolezza”.
Ti abbiamo incontrato come spettatore sugli spalti del PalaRuggi in occasione della sconfitta interna con Jesolo. Cosa ti mancava di più dell’ambiente giallonero?
“Nonostante non fossi più un vostro giocatore, una parte di me è sempre rimasta giallonera e ha sempre tifato per voi anche da lontano. Quest’anno c’è stata occasione e ne ho approfittato per venire a respirare di nuovo l’ambiente del Ruggi. Mi mancava tutto, a partire dalla società e a cascata fino alla curva, mi mancava l’adrenalina che ti dà il PalaRuggi durante una partita, mi mancava l’Armata Giallonera, mi mancavano le gag con Carletto e tutto ciò che mi ero lasciato alle spalle quando giocavo li”.
Torni al PalaRuggi dopo due stagioni in squadre di alto livello, seppur su due categorie diverse: cosa ti porterai dietro dalle stagioni con Bologna e Forlimpopoli?
“Son state due esperienze bellissime. Quella con il Bologna Basket 2016 mi ha permesso di crescere anche a livello lavorativo. Peccato per l’interruzione di marzo, perché avevamo buone possibilità di fare bene. La stagione a Forlimpopoli è stata travagliata, a singhiozzo, ma la società non ci ha mai fatto mancare nulla, i miei compagni sono persone stupende e infatti alla fine nonostante non fossimo i favoriti abbiamo vinto il campionato. Sicuramente mi porterò dietro tanta consapevolezza e ancora maggiori stimoli, perché è come quando mangi un cioccolatino, quando vinci un campionato l’anno dopo ti vuoi ripetere”.
La stretta di mano con il compianto Presidente Luigi Dall’Alpi
Tiratore eccellente, nel tuo bagagliaio hai qualche novità tecnica da regalare ai tifosi imolesi?
“Sicuramente entrambe le stagioni mi hanno dato qualcosa ma sicuramente la cosa che secondo me è stata più visibile è quella di essere riuscito ad essere decisivo nei momenti caldi della stagione e di scelta dei momenti della partita. Ho compattato ancora di più il tiro e spero di regalare insieme ai miei compagni tante gioie a tifosi, staff e società”.
Ci si ricorda ancora della tua super prestazione balistica contro Ferrara Basket 2018, quando realizzasti dall’arco ben 9 canestri pesantissimi. Era il 28 aprile 2019 e segnasti 31 punti. Ricomincerai da qui?
“Quella prestazione fu un grande momento personale, ma ripartire da un 31… mettiamola così: ripartiamo da 30 e con i miei compagni faremo di tutto per far quell’uno per arrivare a 31 (come nel detto).
A Forlimpopoli personalmente a livello realizzativo non è andata benissimo: ho giocato poco perché sono stato fuori un mese abbondante per infortunio. Sicuramente non è stata la mia miglior annata e non voglio trovare scuse, anzi, solo stimoli per ripartire ancora più carico, nella società dove ho lasciato un pezzo di cuore, con i tifosi migliori e dei compagni fantastici. Imola vera è solo giallonera”.
Ritrovi l’Armata Giallonera che ti ha sempre appoggiato anche nei momenti difficili: un saluto e un pensiero ai ragazzi della Curva più importante della categoria?
“L’Armata Giallonera, beh, che dire: ci siamo sentiti anche nei 2 anni precedenti, mi hanno accolto a braccia aperte, mi hanno sempre sostenuto, hanno sempre cantato e sventolato bandiere anche nei momenti più bui. C’è poco da dire su di loro ma per far capire cosa sento in questo momento userò una frase di Venditti “Certi amori non finiscono, Fanno dei giri immensi. E poi ritornano”.